Pubblicato da Roberto D'Autilia il 02 Dic 2021

Foro di Augusto

Forum Augustum

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Il Foro di Augusto è il secondo dei Fori Imperiali di Roma, costruito in seguito al Foro di Cesare. Si trova ortogonalmente al precedente, e presenta una piazza porticata con un tempio dedicato a Marte Ultore, inaugurato nel 2 a.C. La costruzione fu voluta per fini propagandistici, per celebrare la nuova era dell'Impero Romano sotto Augusto.

Augusto promise di erigere un tempio a Marte Ultore dopo la battaglia di Filippi nel 42 a.C., quando lui e Marco Antonio sconfissero gli assassini di Cesare. Dopo la conquista dell'Egitto e la battaglia di Azio, nel 27 a.C. il Senato conferì ad Augusto poteri civili e militari e il titolo di Augustus ("venerato"). Con il potere consolidato, Augusto si dedicò alla riorganizzazione urbanistica e architettonica della capitale.

Il nuovo complesso monumentale fu eretto con il bottino di guerra e su terreno acquistato da privati, sulle pendici del Quirinale. Non volendo entrare in conflitto con alcuni proprietari riluttanti, il progetto venne ridimensionato. Il Foro fu inaugurato nel 2 a.C., offrendo nuovi spazi per i processi e servendo come centro rappresentativo per la glorificazione dell'imperatore e della sua famiglia.

Nel corso dei secoli, il Foro fu soggetto a cambiamenti e restauri. Nel IX secolo, sopra il podio del tempio fu costruita la chiesa di San Basilio, e nel 1568 le monache domenicane costruirono una nuova chiesa dedicata alla Santissima Annunziata sul podio del tempio. Nel XIX secolo iniziarono le prime indagini archeologiche e restauri.

L'opera fu ispirata dal Foro di Cesare, con l'obiettivo di esaltare la gens Iulia. Il complesso mescolava insieme tradizioni italiche, romano-repubblicane e influssi dall'arte greca classica ed ellenistica microasiatica, creando uno stile architettonico e decorativo ufficiale romano, classicistico, che fu alla base di tutte le evoluzioni successive.

Il complesso era chiuso da un muro perimetrale alto circa 33 metri, realizzato in opus quadratum. Il tempio di Marte Ultore era costruito su un podio rivestito in blocchi di marmo, con otto colonne corinzie in facciata e altrettante sui fianchi. L'ordine architettonico del tempio divenne un modello canonico per la decorazione architettonica romana.

La cella del tempio presentava pareti interne decorate da due ordini di colonne staccate dalla parete, e terminava con un'abside sul fondo. Ospitava statue di Marte e Venere, e altre sculture erano probabilmente collocate nelle nicchie tra le colonne. Nel corso dei secoli, il Foro di Augusto divenne un esempio noto di architettura romana e fu ripreso nei fori di altre città dell'Impero.